TRASPORTI in CALABRIA: Una questione che non giustifica divisioni

16-02-2012 | Comunicato stampa | Generale

La crisi ed il degrado che vive il comparto dei trasporti, in Calabria, esige individuazione delle priorità,  capacità di costruire proposte condivise, impegno a generare unità di azione politica ed istituzionale, sindacale e sociale più generalmente intesa.

Con questo intento domani  17 Febbraio, la Fit Cisl Calabria parteciperà alla riunione nazionale degli "Esecutivi Unitari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti" facendosi portavoce delle istanze del comparto calabrese ormai pesantemente  marginalizzato dalle scellerate scelte perpetuate dai Governi nazionali (in tema di portualità, logistica, servizi universali ferroviari e risorse per le Ferrovie della Calabria) e dalle Aziende nazionali (Gruppo FS, Anas, Alitalia ecc).  Le ragioni della Calabria, già parte integrante della vertenza nazionale, rafforzeranno le ragioni della mobilitazione di tutto il comparto che culminerà nel prossimo  sciopero nazionale di Giovedì 1 Marzo.

In questo contesto, spiace registrare che, mentre in campo nazionale ci si muove con una responsabile unità di azione,  in Calabria predomina la logica e l'interesse di parte che non solo divide il sindacato  ma crea sfiducia nella società e, cosa ancor più grave, rischia di rallentare il diffondersi della giusta sensibilità necessaria per spingere la politica e le istituzioni a produrre pianificazione, programmazione ed investimenti per fare sistema dei trasporti.

La soppressione dei treni nazionali con il totale isolamento della Calabria ionica, l'annunciato ridimensionamento degli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone, la marginalità del porto di Gioia Tauro nel sistema portuale e della logistica integrata, il lento completamento dell'Autostrada  e della nuova S.S.106, evidenzia la persistente azione di una politica nazionale che continua a considerare la Calabria regione sempre più marginale e, cosa ancor più grave, fuori dal reticolo delle azioni positive per il rilancio del sistema Paese di cui avvertiamo una pesante recessione che metterà in ginocchio una Calabria isolata e privata anche del diritto alla mobilità.

A tutto ciò bisogna reagire non parlando di trasporti per fare politica,  ma produrre azioni e progetti per proporre ed attuare una moderna "Politica dei Trasporti ".

Noi riteniamo che il nostro " comparto dei trasporti" oltre a risentire delle negatività  delle politiche dei Governi e delle Aziende nazionali, trova il suo maggiore handicap, nella conclamata "crisi di un sistema regionale  frammentato ed obsoleto",  orfano di idonei strumenti di pianificazione e programmazione,  per nulla integrato nel  sistema dei trasporti nazionali e quindi una problematica complessa che va affrontata a più livelli di competenza e come tale va sostenuta in maniera condivisa, sinergica ed unificante.

In tale ottica come Fit Cisl, siamo impegnati nel contemplare e sostenere l'efficienza e l'integrazione delle infrastrutture e dei servizi, la salvaguardia del lavoro e delle potenzialità occupazionali in ogni azienda a partire dalle Ferrovie della Calabria che, con i suoi circa 1000 dipendenti, sconta la crisi di uno Stato distratto ed insolvente.  Bisogna lavorare per superare la frammentarietà aziendale, fare una riforma che incentivi l'aggregazione d'imprese e dotarli di progetti innovativi in grado di garantire competitività, stabilità occupazionale, sostenibilità, efficacia ed efficienza dei servizi.

In questo scenario di riforme e di processi riorganizzativi,  la  Fit Cisl,  continuerà ad agire  con la netta convinzione  che "la questione dei trasporti in Calabria", è una "Vertenza" che deve essere "Patrimonio di un Impegno Comune".  

Una priorità strutturale che deve essere affrontata e risolta in termini ragionevolmente brevi, in quanto indispensabile per riorganizzare un comparto strategico per la crescita e lo sviluppo della Calabria.

Comunicato_Stampa_Trasporti__in_Calabria_16.2.2012.pdf