ATAM: dare slancio ad un nuovo modello aziendale

10-03-2012 | Comunicato stampa | Generale

(Dichiarazione del Segretario Generale Annibale Fiorenza)

La Fit Cisl Calabria fa sue le preoccupazioni dei lavoratori dell'Atam di Reggio Calabria  ed apprezza la sensibilità e la compostezza che sta accompagnando il loro grido di allarme a tutela del lavoro e del futuro aziendale. A fronte di questo esempio illuminato di responsabilità, ci rattrista rilevare come, talune rappresentanze, pur di apparire protagonisti, minano l'unità dei lavoratori. Un comportamento che ci rammarica e dal quale, la Fit Cisl, si dissocia con la dovuta fermezza, facendo altresì appello all'impegno per la salvaguardia di quell'etica sociale che, specie nei momenti difficili, ci ha visto tutti convergere verso l'unità d'intenti  finalizzati a rafforzare le azioni ed i valori sociali del movimento sindacale. Tutti sappiamo che la questione ATAM si rispecchia nella crisi finanziaria che sta interessando tutte le aziende pubbliche del trasporto pubblico locale e non solo.  Una crisi aziendale che si riverbera in un contesto di crisi diffusa e che per essere risolta, occorre ritrovare una forte capacità propositiva e concretezza nelle azioni di sostegno a tutti quei processi di riorganizzazione e di gestione industriale funzionale ad una nuova sostenibilità aziendale e quindi alla tutela del lavoro e dei servizi collettivi.

L'ATAM come tutte le aziende del comparto, oltre a risentire dell'aggravio dei maggiori costi operativi (gasolio, assicurazioni, manutenzioni e servizi di supporto) soffre le ricadute negative che derivano da un'approssimata programmazione industriale e da una lenta capacità a pianificare un rinnovato modello aziendale in grado di migliorare la redditività della produzione dei Km/bus assegnati, abbattere l'evasione, migliorare la qualità dei servizi, valorizzare le professionalità e dare serenità economica e sociale ai lavoratori.

Aspetti e questioni fondamentali che il Sindacato e la Fit Cisl in modo particolare, nel corso degli ultimi tre anni, ha puntualmente e responsabilmente evidenziato e rivendicato sia a livello aziendale che a livello istituzionale e che solo nel corso dell'ultimo anno, ad onor del vero, si è potuta  registrare una responsabile "Conversione", della proprietà e del management aziendale, sull'operatività di un "Piano Industriale", fortemente sollecitato dalla Fit Cisl e che oggi finalmente c'è. Un Piano industriale che se utilizzato in modo virtuoso, ci consente di affrontare, le problematiche esistenti, in maniera più organica e con una visione strategica degli interventi necessari in piena sintonia con la più ampia ristrutturazione che ci vedrà impegnati negli assetti industriali ed organizzativi di tutto il comparto del TPL calabrese.  Con queste finalità, nello scorso autunno,  si è riusciti a condividere soluzioni e sottoscrivere i primi "accordi sindacali aziendali" mirati a razionalizzare le voci di costo, garantire maggiore produttività e sostenibilità aziendale e quindi tutelare reddito e  posti di lavoro.

Ecco perché la protesta di questi giorni assume un valore coerente a quanto già avviato. Una reazione responsabile sollecitata dal paventato rischio che,  al deficit consolidato si possa aggiungere l'aggravio del   venir meno, da parte della proprietà (il Comune), di ben 5 milioni di €  promessi e non ancora pervenuti all'azienda, la quale, comunque si trova obbligata ad onorare il debito per l'acquisto dei 20 autobus necessari a garantire i Km/bus assegnati dalla Regione nel corso del 2009.  Questo è un fatto che non va sottaciuto ma va subito affrontato  con la giusta celerità se non si vuole correre il rischio di un possibile default finanziario.
Tutti dobbiamo continuare ad essere interessati al raggiungimento delle positive ricadute del percorso intrapreso ed a salvaguardare le prospettive di rilancio aziendale a cui ci si stava preparando.

A tal fine, una ricapitalizzazione della società, con l'ingresso di nuovi soci,  potrebbe da subito portare sul mercato una nuova ATAM in grado di svolgere meglio il suo ruolo strategico nell'ambito territoriale dell'attesa "Area Metropolitana".  Noi siamo per l'agire in modo concreto, tempestivo e con una diffusa unità d'intenti a partire dall'incontro  che si terrà a seguito della convocazione, del Sindaco Arena, per il prossimo 16 marzo.
Comunicato_su_Crisi_ATAM_RC_10.3.2012.pdf