AEROPORTO dello STRETTO: La PRIORITÀ È RISTRUTTURARE la S0GAS!

12-01-2012 | Comunicato stampa | Generale

“Riorganizzarsi per garantire sostenibilità economica, servizi efficienti, collegamenti e tariffe più accessibili”

(Dichiarazione congiunta dei Segretari Generali A. Fiorenza e G. Larizza)

Sulla strategicità dell’Aeroporto dello Stretto si è speso tanto ma si è investito poco e male. Da questa constatazione, la FIT-CISL da tempo rivendica l’assunzione, da parte dei soggetti coinvolti, di una nuova cultura della responsabilità, della sinergia, della cooperazione e del generare impresa per il bene comune.

È giunto il momento, dichiarano A. Fiorenza e G. Larizza, di andare oltre le retoriche dichiarazioni d’intenti e lavorare per sviluppare sinergia a tutto campo. Prendere atto di una realtà aziendale complicata ed assumere iniziative conseguenti alla funzionalità ed alla sostenibilità della SoGAS e quindi al rilancio dell’Aeroporto dello Stretto. Funzionalità organizzativa e sostenibilità economica, quali elementi imprescindibili, per recuperare credibilità gestionale, promuovere adeguata programmazione integrata dei servizi, da garantire all’utenza ed ai vettori, indispensabile per attrarre investimenti.

Per fare ciò, di certo non aiutano le dichiarazioni d’intenti accompagnati dagli atavici interessi di bottega che emergono nella quotidianità. Sarebbe opportuno che ognuno riflettesse con obiettività sulla storia della SoGAS per quella che è stata e che dovrà essere. Non più un carrozzone marginale alle dinamiche aeroportuali e tanto funzionale ai vari poteri che vi hanno preso e che vorrebbero continuare a prendere parte mantenendo una marginale attenzione alle esigenze dell’utenza e del lavoro. È così che l’auspicio di attrarre la partecipazione di un qualificato socio privato continua ad essere una chimera.

In questo contesto anche il Sindacato è chiamato a farsi carico delle proprie funzioni e responsabilità assumendo comportamenti ed iniziative proprie di una rappresentanza rappresentativa degli interessi generali della collettività così come quelli del lavoro, della sua sostenibilità organizzativa e produttiva, a partire dalla corretta individuazione dei ruoli, delle funzioni e delle competenze professionali ed economiche coerenti al “CCNL” e al “Contratto Integrativo Aziendale” che si verrà a determinare. Un Contratto di secondo livello che nel dare risposte in termini di efficienza organizzativa e produttiva, salvaguardi la continuità operativa, la stabilità ed il reddito dei lavoratori.

Con questi obiettivi, la Fit-Cisl, nel prossimo incontro di lunedì 16 Gennaio, continuerà a rivendicare coerenti politiche organizzative/gestionali e commerciali, nell’interesse del lavoro e degli interessi sociali in materia di trasporti che debbono tradursi in servizi efficienti per la mobilità dei cittadini dell’intera Aerea Metropolitana e dell’insieme delle comunità della provincia di Reggio Calabria.

L’avanzante condizione di isolamento territoriale (taglio dei treni nazionali, riduzione dei voli nazionali ecc), conferma l’urgenza di stimolare e realizzare una una nuova “Politica dei Trasporti Calabria” nella quale, lo scalo Aeroportuale di Reggio Calabria unitamente al sistema ferroviario e marittimo, al sistema del Tpl urbano ed extraurbano, rappresenta una priorità di sistema per il territorio così come per la crescita e lo sviluppo di una moderna entità socio economica.

Come FIT-CISL, concludono A. Fiorenza e G. Larizza, continueremo ad essere impegnati per costruire e condividere azioni ed interventi coordinati e finalizzati ad avere più collegamenti aerei e terrestri per una moderna e funzionale integrazione territoriale e con il sistema Paese.

Questo sarà il nostro obiettivo dei prossimi mesi. Un obiettivo che si può raggiungere attraverso un modello di relazioni industriali più partecipativo, attraverso il quale, la politica istituzionale, quella aziendale e l’azione del sindacato, mirino a generare proposte e progetti in grado di dare risposte all’Azienda e motivazione ai Lavoratori che chiedono di vivere in una dimensione che li vede più coinvolti e partecipi per un progetto di sviluppo graduato, in termini di attività e d’innovazione organizzativa e tecnologica in grado di assicurare qualità dei servizi, competitività e sostenibilità economica e finanziaria.