Comunicato Stampa Sacal Spa
24-06-2020 - 12:56:21 | Comunicato stampa | Trasporto Aereo
C' E' UN PIANO PER FAR CHIUDERE LO SCALO AEROPORTUALE DI REGGIO CALABRIA
DOPO LA SECONDA META' DEL 2020? PERSINO ENAC PONE PESANTI INTERROGATIVI SULLA
GESTIONE DEL TITO MINNITI
Ormai siamo al saccheggio vero e
proprio del Tito Minniti da parte di Sacal, facilitato dall'irresponsabile
atteggiamento della Città Metropolitana di Reggio Calabria che insieme alla
Regione Calabria continuano a ignorare la grave situazione in cui versa lo
scalo reggino, a seguito dell’abbandono di Blue Panorama, della riduzione dei
voli Alitalia, della mancata conferma di Blu Air sulla rotta Reggio/Torino,
predestinata evidentemente ad essere operata da altro vettore (Volotea) ma non
dallo scalo di Reggio, bensì da Lamezia pur essendo già garantita dalla stessa
Blu Air, e infine dal silenzio
assordante da parte della stessa Sacal. La Regione che è presente nel Consiglio
di amministrazione è evidentemente distratta da altri interessi. La Città
metropolitana addirittura ha rinunciato ad acquisire quote societarie quando le
sono state proposte rinunciando ad interessarsi fattivamente del proprio scalo.
Tale drammatica situazione ci fa
pensare, inoltre, che Sacal non abbia al proprio interno capacità manageriali
adeguate alla complessità dell'impegno e ci fa dubitare sulla capacità di
realizzare un unico sistema aeroportuale calabrese integrato a meno che non
siano vere alcune voci sempre più insistenti secondo cui vi è un piano ben
ordito da soggetti “interessati” per uscire fuori dalla gestione dello scalo
dello Stretto.
Siamo andati a cercare la risposta
nel piano industriale fornito al Sindacato da Sacal, solo dopo l’ingiunzione
del Tribunale di Lamezia, dal quale sono emersi dati per nulla confortanti, che
a distanza di oltre due anni, ci fanno riflettere su queste insistenti voci.
Nel Piano industriale
Sacal scrive: “Il nostro obiettivo per i prossimi 3 anni sarà, pertanto quello di
confermare rafforzare la presenza di Alitalia e di Blu express…… la
nostra strategia si focalizzerà sui seguenti target: migliorare la mobilità dei
cittadini attraverso un incremento delle rotte e delle frequenze sulle rotte
nazionali già servite con i vettori (Alitalia Bluexpress, Volotea) e una
migliore distribuzione dei voli per fasce orarie; sviluppare il traffico charter
stagionale, attraverso un’attività sinergica con la Regione Calabria e i
maggiori Tour Operator e le compagnie di navigazione marittima ……”
prevedendo uno sviluppo di traffico, PRUDENZIALMENTE calcolato, della seguente
portata: anno 2017 circa 483 mila passeggeri, anno 2018 circa 491
mila, anno 2019 circa 500 mila, per poi continuare nel 2020 con
circa 510 mila passeggeri e concludere nel 2046, dopo 30 anni, con il raggiungimento della soglia
massima prevista di 800 mila passeggeri. Ma si tratta solo di numeri
riportati su un documento senza logica e senza una strategia di mercato al
punto che è la stessa Enac a giudicare
la strategia di Sacal “non adeguatamente
argomentata ….. con obiettivi e azioni descritte in maniera sommaria senza
fornire alcuna indicazione concreta in merito alle modalità …. per il
conseguimento dei target di traffico”, e ancor peggio Enac rimarca che
Sacal “non individua le strategie
attraverso cui garantire lo sviluppo degli aeroporti in maniera complementare
anziché concorrenziale”.
Le deboli strategie di
Sacal mostrano previsioni di traffico annuali solo fino al 2020 dopodiché gli
incrementi vengono riportati ogni dieci anni dal 2026 si passa al 2036 per poi
raggiungere il 2046. E ancora, Enac rileva che “nessun accenno viene fatto in merito alla destagionalizzazione del
traffico e il settore merci non è del tutto trattato nel documento” e pone
l’accento sulla “sintetica”
promozione dell’attività commerciale prevista sullo scalo. Insomma, ci
chiediamo anche il motivo che ha spinto Enac ad aggiudicare la gestione dello
scalo di Reggio Calabria se è proprio l’Enac stessa a valutare sintetica e non
adeguatamente argomentata la strategia da mettere in campo per l’aeroporto di
Reggio Calabria?
Il piano industriale
presentato da Sacal, giacché privo di strategie di sviluppo, non ha neppure
consentito il raggiungimento del target di traffico previsto poiché lo scalo di
Reggio ha registrato i seguenti numeri:
2017 n. passeggeri
382.442 (previsione Sacal 483.823); 2018 n. passeggeri 358.362 (previsione
Sacal 491.080); 2019, fino ad agosto, 266.254 passeggeri (previsione Sacal
500.902).
In realtà, la Sacal non
ha fatto altro che gestire il traffico consolidato su Reggio Calabria ma con
numeri nettamente inferiori persino rispetto alla precedente gestione SOGAS. Un
vero e proprio fallimento gestionale.
Enac spieghi perché non
ha vigilato e continua a non vigilare sulla gestione fallimentare dello scalo
di Reggio pur avendone l’obbligo. Non ci si venga a dire in futuro che il
problema sono i lavoratori perchè noi non facciamo demagogia e parliamo con
dati inconfutabili. E' solo un problema di disinteresse delle classi dirigenti
metropolitane e regionali, di incapacità manageriale e gestionale e di un
“certo interesse” a stremare l'aeroporto
dello Stretto.
Le
Segreterie regionali